Recupero e diffusione delle tradizioni marinare e dei mestieri del mare
Insegnamo ai nostri figli, gli attori della società di domani, il valore dei beni immateriali in via di estinzione, patrimonio di inestimabile valore da salvaguardare e proteggere
Le barche in legno sono l’espressione di una cultura molto più vasta; quella dei popoli del Mediterraneo che navigavano, commerciavano, scambiavano. Una circolazione di merci persone ed idee che produceva ricchezza, un mar Mediterraneo che va inteso come grande testimonianza non di una sola civiltà ma di una serie di civiltà accavallate le une sulle altre, una contaminazione continua di cui la costruzione delle barche in legno di millenaria tradizione costituisce una eredità storica importante.
Una piccola barca in legno è un’ oggetto complesso, difficile da costruire, un sistema di legni sapientemente sagomati che vanno a formare un insieme capace di galleggiare, muoversi sotto la spinta dei remi e della vela, trasportare merci e persone e durare nel tempo.
Questi manufatti di grandissima bellezza sono l’espressione di un mestiere, di un’arte di lunga tradizione diffusa su tutte le coste del Mediterraneo. Piccoli cantieri navali anche a conduzione familiare erano ben insediati in quasi tutti i paesi della riviera dotati di spiagge o situati in baie o anse della costa. La barca è l’espressione di una cultura locale e di una diversità che se persa non torna: le particolarità che differenziano i gozzi da pesca, la forma, il colpo d’occhio, la “busca” usando un termine genovese, permettevano ad un occhio esperto di riconoscere la mano dei vari carpentieri che lavoravano anche in un breve tratto di costa.
Ma questo patrimonio sta scomparendo, numerose barche vengono abbandonate o sono in procinto di essere demolite E allora come salvaguardare queste imbarcazioni, frutto di un mestiere così lungo da apprendere e tramandato quasi esclusivamente a voce e per imitazione dei gesti ? Tra le altre attività previste il progetto Maramao intende promuovere l’adozione di una imbarcazione, prezioso manufatto della cultura locale recuperandone al contempo la storia della barca, del paese dove è stata costruita e della gente del luogo.
Il Progetto in breve
Ideato nel 2013 con il fine di recuperare le tradizioni marinare e la memoria dei mestieri del mare, con particolare riferimento all’arte del maestro d’ascia e alle numerose imbarcazioni in legno in gran parte oggi abbandonate sulle spiagge, elementi di grande pregio paesaggistico e testimonianza di una millenaria tradizione comune a tutti i popoli del Mar Mediterraneo.
Con azioni mirate, volte a sensibilizzare e coinvolgere l’intero territorio regionale, le sue scuole, gli enti, le associazioni, i musei e i cittadini, il progetto intende portare alla loro attenzione le tradizioni e le arti che si stanno perdendo promuovendo l’acquisizione delle capacità a mantenere, restaurare e costruire imbarcazioni in legno, antico sapere che un tempo apparteneva alla cultura popolare e alle conoscenze delle comunità locali.
Azioni previste dal progetto
- La costruzione di gozzi: Costruzione di due gozzi¸ ispirandosi alle forme di un gozzo cornigiotto costruito nel 1939. Per la prima imbarcazione si utilizzerà legname già tagliato nelle foreste liguri negli anni passati (aree parchi), per la seconda verranno impiegati legnami provenienti da diverse località d’Italia in collaborazione con i centri di biodiversità del CFS, al fine di rappresentare l’estrema varietà delle specie arboree regionali che possono essere utilizzate al riguardo, tenuto conto che le due costruzioni costituiscono la base per le illustrazioni e le spiegazioni del manuale di carpenteria navale;
- Un libro: La stesura e stampa di un libro/manuale di carpenteria navale necessaria al fine di sopperire alla mancanza di informazioni tecniche su tale specifico argomento, atteso che l’arte di costruire barche era tramandata con lunghi anni di apprendistato, per imitazione dei gesti e con spiegazioni a voce, spesso celate in quanto segreti del maestro d’ascia custoditi gelosamente;
- Il deposito di legnami: La realizzazione di un piccolo deposito/magazzino di legnami da carpenteria navale per assicurare la disponibilità di materiali di difficile reperimento per la costruzione dei due gozzi e facilitare il restauro di altre imbarcazioni ;
- Attività con le scuole: La collaborazione con le scuole dell’obbligo della regione Liguria, proponendo loro una semplice ricerca sulle barche tradizionali locali con un incontro propedeutico alla compilazione della scheda di censimento delle imbarcazioni comprensivo di una breve lezione sulla storia del Mar Mediterraneo, la navigazione, il commercio e le costruzioni navali sottolineando l’importanza delle foreste. Verrà distribuito un libretto di divulgazione sul progetto e sui temi sopra menzionati;
- I corsi di formazione: La diffusione delle conoscenze relative al restauro e alla costruzione di imbarcazioni verrà promossa mediante corsi sulle tecniche di carpenteria navale aperti a tutti sui vari aspetti pratici delle lavorazioni;
- Adozione di un gozzo: Divulgazione delle iniziative con campagne di comunicazione sociale per sensibilizzare e coinvolgere le popolazioni proponendo l’adozione di un gozzo e collaborando con il manuale, i legnami e i corsi.
Maramao …… perché questo titolo al progetto
Maramao è una canzone cantata dal trio Lescano nel 1939. Uno dei primi brani musicali armonizzato su base jazz, con ritmo foxtrot e swing. Melodie che invitano al movimento e al dinamismo , così come è strutturato il progetto Maramao presentato nel bando.In quel periodo la radio faceva la sua comparsa nelle case degli italiani , trasmettendo informazioni e notizie, un grande passo nella crescita culturale del popolo italiano e della società.
Uno dei fondamenti del progetto Maramao è proprio la comunicazione e la sua prima diffusione alle scuole e ai giovani. In un momento di bombardamento costante di notizie e messaggi abbiamo voluto dare un titolo un po sorprendente forse ironico ma che fosse in grado di incuriosire la gente e di fermarne l’attenzione.